In questa città la Settimana Santa viene vissuta intensamente, coinvolgendo l'intera popolazione, il clero e le autorità cittadine; le tradizioni sono tramandate di generazione in generazione.
Tutto inizia con la Domenica delle Palme, durante la quale i fedeli in Chiesa Madre, celebrano, con i tradizionali rami di ulivo e palme intrecciate benedetti durante la messa, l'entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme, recandosi in processione dalla Chiesa del Rosario alla Chiesa Madre.
Il Mercoledì Santo ricorda il processo di condanna a morte di Gesù. Le statue del Cristo e dell'Addolorata sono portate con una processione penitenziale dalla Chiesa Madre alla Chiesa del Rosario dove sosteranno fino alla sera del Giovedì Santo per il tradizionale "Bacio dei piedi".
La processione è accompagnata da antichi canti struggenti tra i quali "U Lamentu", che è in un certo senso da colonna sonora di tutte le processioni della Settimana Santa gelese.
Il Giovedì Santo si svolgono quindi il rito del "Bacio dei piedi" e la processione penitenziale dalla Chiesa del Rosario alla Chiesa Madre dove vengono riportati il Cristo e l'Addolorata, al termine della Liturgia ufficiale che vede la S. Messa "In Coena Domini" ed il rito della "Lavanda dei piedi".
Le chiese della città rimangono aperte fino a notte tarda per la visita ai "Sepolcri".
Il Venerdì Santo è ricco di eventi religiosi tradizionali legati alla "Pietà Popolare": la processione al Calvario, crocifissione, deposizione e processione del Cristo Morto ricordano la passione, la crocifissione e la morte di Gesù.
Il Sabato Santo già dalle prime ore del mattino i fedeli si recano in Chiesa Madre per il funerale del Signore e per la sua sepoltura, rituale popolarmente conosciuto come il "Funerale du Signuri".
La sera, come in tutto il mondo cristiano, nelle chiese di Gela si celebra la Veglia Pasquale, che culmina a mezzanotte con la Resurrezione di Gesù.
Venerdì e Sabato Santo 2017